Borin Ironflame

Borin Ironflame nacque nelle profondità di Karak-Orin, una delle più antiche e misteriose roccaforti dei nani nelle Montagne Spine di Drago. Cresciuto in una comunità di abili fabbri e guerrieri, Borin fu da sempre un giovane promettente, noto per la sua maestria nel forgiare armi e armature di eccezionale qualità. Ma, nonostante il suo talento, Borin avvertiva che qualcosa mancava nella sua vita, un'insoddisfazione che nessuna lama o anello di metallo riusciva a colmare. La sua passione per le forze arcane era forte quanto il suo amore per il fuoco, che considerava una forza misteriosa e incontrollabile, capace sia di distruggere che di creare.

Durante una delle sue escursioni nelle miniere più profonde, Borin scoprì un antico altare, nascosto in un angolo dimenticato della montagna, circondato da rovine di un’epoca che nessuno dei nani ricordava. Lì, tra i resti di un’antica civiltà, trovò una reliquia: un cristallo scuro che emanava una vibrazione palpabile, un'energia che non riusciva a comprendere completamente. Mentre lo toccava, un'inquietante voce lo avvolse, sussurrandogli parole che risuonavano nella sua mente come un canto lontano e senza tempo.

La voce appartenne a Ithyros, un Grande Antico, una forza cosmica e antica che esisteva prima della nascita stessa delle razze mortali. Ithyros promise a Borin il potere di forgiare armi e artefatti in grado di riscrivere il destino dei popoli, ma in cambio, il nano avrebbe dovuto servire il Grande Antico. Intrigato dal potere che gli veniva offerto, e desideroso di superare i limiti che i suoi simili gli avevano imposto, Borin accettò il patto.

Da quel giorno, il cristallo divenne il suo legame con Ithyros, e la magia oscura del Grande Antico scorreva nelle sue vene. Borin non solo divenne un abile fabbro in grado di forgiare metalli straordinari, ma acquisì anche poteri arcani terribili, capaci di piegare la realtà e manipolare la mente degli altri. Le sue armi non erano più semplici strumenti di guerra, ma contenitori di magia antica, con il potere di distruggere o di corrompere.

Ora, come Borin Ironflame, il nano cammina tra i Forgotten Realms, portando con sé la pesante responsabilità del suo patto. La sua anima è legata a Ithyros, e le sue azioni sono guidate dal desiderio di soddisfare le richieste del suo padrone, anche se talvolta si chiede se la sua brama di potere lo stia conducendo verso una fine oscura. Con la sua abilità nel forgiare artefatti potenti e nella manipolazione delle forze arcane, Borin è un maestro della guerra, ma il suo cuore è intriso di dubbi. La magia che lo ha scelto è tanto potente quanto corrosiva, e Borin sa che il giorno potrebbe arrivare in cui dovrà fare i conti con il vero prezzo del suo patto.